Il grande "manipolatore" della materia Giuseppe Orsenigo
Grande "manipolatore della materia", nell'accezione più positiva possibile, Giuseppe Orsenigo ci ha abituato negli anni scorsi a godere emotivamente e razionalmente delle sue creazioni artistiche, tanto a livello estetico essenzialmente visivo, quanto e soprattutto a livello mentale, così che le sue opere, di pittura, di scultura e relativamente alle installazioni, già di per sé ambito di avanguardia artistica oggi di punta, sono espressioni "concettuali" di primo piano nell'attuale variegato panorama delle arti contemporanee, non solo italiane ma a livello planetario.
Adesso l'artista, con Artelario.it, ci delizia presentandoci la rassegna personale delle sue ultime opere dal titolo "Colore, Materia e Infinito", presentando numerosi lavori recenti o, tutt'al più, realizzati degli ultimissimi anni, come, solo per fare qualche semplice e sporadico esempio, le tecniche miste "Un lago d'amore" del 2014, "Stop" del 2015 o "Aurora" e "Volto nel buio" del 2016, complesse rappresentazioni, queste ultime, fortemente espressioniste in bilico con l'informale e l'astratto, oppure ancora la serie dedicata agli classici quattro elementi della natura, "Acqua", "Fuoco", "Terra", "Etere" (o "Aria").
Sempre memore, l'artista, della sua più profonda e autentica natura di artigiano, inteso nel senso più nobile del termine, Giuseppe Orsenigo plasma la sua originale forma di arte, non solo dipingendo e scolpendo alla grande supporti di qualsiasi natura gli vengano a tiro, come il legno in primo luogo e altri materiali di conseguenza, ma incide nella loro sostanzialità quel "quid" in più che ne fa delle opere d'arte degne di attenzione e di generale ammirazione, e non solamente delle belle ma inefficaci decorazioni artistiche.
Un caso a parte, riguardo a Giuseppe Orsenigo, è poi l'ormai famosa "Torre di Babele", un moderno totem emblematico e conturbante allo stesso tempo equiparabile allo storico "Albero della Vita", e come afferma il professor Alberto Longatti, noto giornalista, scrittore e critico d'arte, "quadrato, a indicare la ragione, con lo specchio della nascita, della vita e dell'eternità e l'uovo appeso, che richiama quello famoso di Piero della Francesca e che rappresenta l'origine della vita".
Prof. Silvano Valentini Critico d'arte